L’intonaco MAYA

L’intonaco MAYA

L’intonaco MAYA

In queste foto vediamo un edificio ristrutturato nel sito archeologico di Cobà, Quintana Roo, Messico. Gli studiosi dicono che verso la fine del 1400 (ancora prima dell’arrivo degli spagnoli) le popolazioni Maya iniziarono ad abbandonare le città abitate da secoli.  Una delle cause più accreditate individua un colpevole: l’INTONACO!
Gli edifici infatti erano costruiti in pietra (la pietra calcarea è l’unica risorsa minerale presente nella zona, da estrarre solamente attraverso lo scavo del terreno, essendo lo Yucatàn completamente pianeggiante), con muratura a sacco (sacco, non secco) che veniva successivamente ricoperta da un abbondante strato di intonaco, finemente decorato e colorato. 
I Maya, come le altre civiltà mesoamericane, non avevano acquisito la tecnologia che nel vecchio continente ed in asia permise di raggiungere quella che noi chiamiamo “età del ferro”: per poter ottenere l’intonaco, utilizzavano appositi forni alimentati da legna verde, in grado di sviluppare un calore più elevato.
Maggiore era l’intonaco utilizzato, maggiore era la quantità di materiale vegetale che veniva bruciato: con il tempo attorno alle città la giungla e tutte le sue risorse sparirono e le popolazioni si spostarono..
..poi arrivarono gli spagnoli..(fine della storia Maya).

Quanto riportato è stato appreso in un recente viaggio e costituisce una interessante riflessione sul consumo delle risorse impiegate nelle costruzioni e sull’importanza di una visione globale quando si parla di sostenibilità in edilizia.

Ad ogni modo..anche i Maya, come noi, preferivano le costruzioni in pietra a quelle in legno! [leggi la storia rivisitata dei 3 porcellini..]

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